Durante la Settimana Santa, a prescindere o meno dalle ritualità canoniche come processioni o messe, camminando di sera per le vie di una cittadina siciliana, è possibile ritrovarsi di fronte ai così detti “lamenti”, “lamentazioni” o “mortori”. Le origini di queste popolari litanie poetiche e tragiche, che narrano della Passione di Cristo, sono da definirsi nel quadro del rito della penitenza pasquale che prendeva piede fin dall’inizio del periodo quaresimale. Tuttavia ciò che prima era prassi, ora è diventata una tradizione più ristretta ed è possibile assistere a questi canti, per la maggior parte, durante i giorni della Settimana Santa e precisamente durante il Venerdì Santo. Gruppi da sei a dieci persone, i “lamintaturi”, si riuniscono e “cantano” questi lamenti, strazianti e melodici, tragici e poetici. Di solito v’è un corista che ripete le strofe ed un coro che sottolinea l’ultima nota della stessa strofa, rendendola quasi un grido che si ode anche a diversa distanza. Rigidamente in dialetto siciliano, il “lamento” può risultare, soprattutto nelle parole, incomprensibile: è naturale. E’ infatti il valore del suono delle voci ad essere protagonista e che coinvolge nella sua macabra tristezza. Suggestione ed emozione, tramite questi canti si ode, metaforicamente, il grido dell’Addolorata che cerca prima il Figlio e poi lo ritrova morto sulla Croce. E’ tremendo il lascito di queste litanie che, una volta concluse, impregnano l’aria di silenzio, il “mutismo” di un lutto che si riverbera per tutta la notte.
A seguire si riporta il breve documentario del Veltro.Blog Reporter con due esempi (alcune strofe) dei “Lamenti”. I primi sono stati registrati a Piazza Armerina durante il Giovedì Santo. Un gruppo di persone, tra cui anche ragazzi, intonano i canti della Passione chiamati “Lamintanzi”. Nella seconda parte si vedranno invece i confrati della Confraternita di Maria Santissima del Soccorso del “Signuri di li Fasci” che, durante la sosta nella piazza centrale di Pietraperzia, a seguito della processione del Venerdì Santo, cantano la famosa e popolare “Ladata su la Passioni e Morti di Nostru Signuri Gesù Cristu”.Buona Visione
Flavio Mela
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