"La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza." (Albert Einstein). Una frase che alcuni riescono bene ad impersonificare e a rendere propria, pur di sacrificare anni di lavoro. E' il caso del Professore Ferreri Giuseppe che, da un'intuizione, ha innescato un processo di ricerca che lo ha portato a risultati straordinari e sbalorditivi. Lo scrittore, dopo appurati studi e ricerche, scopre come una cittadina del centro Sicilia sia collegata a fatti ed eventi propri di un'altra nazione e di persone che hanno segnato la storia del mondo politico durante la storia moderna come l'Illustre Cardinale Giulio Raimondo Mazzarino, potente Primo Ministro del Governo di Francia del '600. Secondo gli studi del Professore, il potente ministro di Francia avrebbe avi che deriverebbero direttamente dalla cittadina di Mazzarino, ubicata nel cuore di Sicilia. Una ricerca che sicuramente raccoglie l'attenzione e la curiosità dell'attento lettore e lo fa partecipe di un ragionamento di pregiata riflessione storica. Ringraziando il Professore Ferreri di questo omaggio al blog de "Il Veltro", si propone a seguire la premessa che fa da incipit al libro che tratta di tale argomento ovvero "Il Mistero Mazzarino".Oltre a invitare alla lettura del testo per approfondire l'argomento, si consiglia di visitare il sito dell'autore ( http://ilmisteromazzarino.blogspot.com ) per poter prendere contatto direttamente con lui e porre le proprie riflessioni in merito a questo particolare argomento storico.
"Il Mistero Mazzarino" del Professore Ferreri Giuseppe
Ricercate la scienza,
anche se per questo
doveste andare
fino in Cina.
Maometto, Hadith
anche se per questo
doveste andare
fino in Cina.
Maometto, Hadith
Questo lavoro di ricerca è scaturito da un articolo pubblicato dal quotidiano “La Sicilia“ di Catania, con il quale era presentato ai lettori il libro “Bouche Cousue”, di madame Mazarine Pingeot Mitterand, figlia naturale dell’illustre statista francese, François Mitterand. L’opera descriveva il difficile ruolo di una ventenne, impossibilitata a rivelare la propria identità, perché interessata a cautelare l’immagine pubblica del suo genitore che ricopriva, all’epoca, il prestigioso ruolo di Presidente della Repubblica Francese. Già la scelta del titolo “Bouche Cousue” rivela il lungo filo sottile, che da sempre ha legato la terra di Francia alla tradizione ancestrale della donna siciliana, da tempo immemorabile costretta a tenere “a vucca cusuta”, quando sentiva il bisogno di comunicare a tutti i suoi più intimi sentimenti e le angosce che pregiudicavano, all’occhio sociale, il ruolo e il prestigio di un familiare, con cui doveva condividere il vivere quotidiano. Lo strano fatto che un personaggio di così elevata caratura culturale e politica abbia imposto alla propria diletta figlia il raro nome di “Mazarine” e che questo corrisponde esattamente a quello dell’omonima città siciliana, ha suscitato in me una curiosità tale da sollecitare l’avvio di una serie d’indagini e di approfondite ricerche, finalizzate a scoprire la relazione che poteva intercorrere tra il nome della giovane Mazarine a quello di un’antica città dell’entroterra siciliano.A seguito di diversi confronti, contributi e riflessioni, è stato verificato che tale relazione scaturisce dalla constatazione che François Mitterand fu, probabilmente, un acuto studioso, un attento imitatore e un moderno interprete del pensiero e della politica del potente cardinale Mazzarino, l’illustre italiano che governò la nazione francese dal 1640 al 9 marzo del 1661. La lungimiranza strategica delle azioni politiche e il culto della grandeur voluta, patrocinata e attuata da Mitterand, probabilmente hanno avuto origine dal suo attento studio degli insegnamenti politici, lasciati dal Mazzarino alle classi dirigenti e ai governanti della moderna Europa. Tutti i documenti consultati hanno confermato che il padre del cardinale fu Pietro Mazzarino, un nobile di sicura origine siciliana.
A questo punto, è stata avvertita l’esigenza di capire come l’origine degli avi del cardinale si potesse collegare all’esistenza in Sicilia della città di Mazzarino.
Durante questo studio, sono state individuate e raccolte le prove utili a dimostrare che la famiglia Mazzarino ebbe sicura origine, negli anni intorno al 1250, nell’omonima città siciliana. Per presentare minuziosamente i risultati della ricerca, si è dovuto ripercorrere l’excursus historicus, che ha determinato la nascita dell’antichissima città di Mazzarino, soffermarsi sulle vicissitudini politiche, vissute da alcuni personaggi della storia della Sicilia e inquadrare le loro personalità nelle giuste coordinate del tempo e dello spazio; soprattutto è stata evidenziata l’eclettica personalità del personaggio chiave della città, l’illustre capostipite di una nobile discendenza siculo-normanna, il Conte Giovanni Mazzarino. Questi fu un uomo straordinario, una fulgida figura di combattente per la libertà, un eroe del Vespro Siciliano, rimasto, fino ad oggi, sconosciuto e che con questo lavoro viene scoperto, rivalutato e fatto emergere dalle onde marine trapanesi, che lo hanno ricoperto e sepolto da almeno 720 anni.
Per svolgere puntigliosamente questa ricerca, sono stati consultati e studiati con meticoloso interesse i volumi della storia del Vespro dello storico Michele Amari. Dall’esame di questi documenti è scaturita la nobile figura di Giovanni Mazzarino, uomo dalle eccellenti virtù, dotato di finissimo intuito politico e di quello straordinario e indomito coraggio siciliano che gli permise di sfidare i potenti del tempo, i quali lo condannarono a subire una singolare e tragica morte, provocata con i mezzi della più raffinata crudeltà. Bisogna sottolineare, inoltre, che il personaggio, è stato il capostipite della nobile famiglia siciliana dei Mazzarino, che, circa tre secoli dopo, diede i natali ad uno fra i più grandi Capi di Governo francesi, Il Cardinale Giulio Raimondo Mazzarino.
Questo lavoro farà riflettere molti studiosi, perché fornirà una nuova chiave di lettura della grande storia francese ed europea del Seicento. Consentirà, altresì, agli appassionati di scoprire che le raffinate doti diplomatiche e l’accorto pragmatismo mazzariniano hanno avuto la loro culla fra i campi di grano delle argillose contrade di quest’antica terra di Sicilia, sono cresciute sulle scrivanie barocche dei palazzi governativi di Palermo, Roma e Parigi. Probabilmente si sono consolidate fra le coltri di seta delle auguste camere da letto della corte francese, anch’esse immancabilmente fornite della “muschittera”, quel singolare baldacchino di tela che sovrastava le riservate alcove dei talami regali e che impediva l’intrusione di mosche e insetti negli ambienti più intimi, nei quali i nobili celebravano i loro frequenti riti d’amore. Detto baldacchino in Sicilia prese il nome di “a mazzarina” probabilmente lo stesso avvenne anche in Francia.
La ricerca si caratterizza per aver inquadrato i personaggi e gli avvenimenti individuati nella realtà mazzarinese nella cornice della grande storia siciliana e di quella europea. Essa è dedicata ai milioni di siciliani emigrati, che hanno lasciato l’isola per ricercare altrove un posto di lavoro, utile a soddisfare i bisogni elementari di vita e per riscattare la loro dignità di uomini onesti, che non si sono piegati alla terribile logica feudale della prepotenza, praticata diffusamente dalle classi dirigenti succedutesi al governo dell’isola e dello Stato. Se si riflette un poco, si scoprirà che anche gli avi e il Cardinale stesso furono degli emigranti, che fecero fortuna in luoghi diversi, rispetto a quelli nei quali erano nati. Queste riflessioni sono, altresì, dedicate a tutti i mazzarinesi, con la speranza che possano scoprire, fra queste righe, l’orgoglio di appartenenza ad una terra antica e nobile, grondante di una storia millenaria, che ha attraversato i secoli, soffermandosi nelle fantastiche stanze dei palazzi più importanti di Europa, fino a raggiungere la principesca dimora di Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto di Monaco, attuale detentore dell’antico titolo nobiliare di Duca di Mazzarino.
In conclusione, bisogna rivolgere un devotissimo ringraziamento a Maria SS. del Mazzaro, la Patrona della città di Mazzarino, che mi ha costantemente e amorevolmente guidato, agevolando in ogni passo il mio lavoro di ricerca. Lo svelarsi, oggi, dell’intrigante “MISTERO MAZZARINO” potrebbe essere interpretato come un arcano disegno che intende offrire alla posterità, una nuova lettura del quadro intricato degli accadimenti storici, in questo estremo lembo di terra siciliana che, dal loro naturale evolversi, hanno determinato eventi di notevole rilievo per la storia dell’umanità. Per superare l’endemica marginalità di questa terra afflitta, devastata e depauperata da un’emigrazione incessante, diretta verso le città dell’alta Italia, in particolare verso Cinisello Balsamo, bisogna scavare nel profondo solco dell’antica storia cittadina, dissodando, con energia il terreno fecondo di quel passato glorioso, che nasconde, come in un prezioso scrigno, il seme catartico, dal quale può nascere rigoglioso un futuro foriero di sviluppo, di lavoro, di pace, di amore, per i singoli componenti della comunità mazzarinese.
A questo punto, è stata avvertita l’esigenza di capire come l’origine degli avi del cardinale si potesse collegare all’esistenza in Sicilia della città di Mazzarino.
Durante questo studio, sono state individuate e raccolte le prove utili a dimostrare che la famiglia Mazzarino ebbe sicura origine, negli anni intorno al 1250, nell’omonima città siciliana. Per presentare minuziosamente i risultati della ricerca, si è dovuto ripercorrere l’excursus historicus, che ha determinato la nascita dell’antichissima città di Mazzarino, soffermarsi sulle vicissitudini politiche, vissute da alcuni personaggi della storia della Sicilia e inquadrare le loro personalità nelle giuste coordinate del tempo e dello spazio; soprattutto è stata evidenziata l’eclettica personalità del personaggio chiave della città, l’illustre capostipite di una nobile discendenza siculo-normanna, il Conte Giovanni Mazzarino. Questi fu un uomo straordinario, una fulgida figura di combattente per la libertà, un eroe del Vespro Siciliano, rimasto, fino ad oggi, sconosciuto e che con questo lavoro viene scoperto, rivalutato e fatto emergere dalle onde marine trapanesi, che lo hanno ricoperto e sepolto da almeno 720 anni.
Per svolgere puntigliosamente questa ricerca, sono stati consultati e studiati con meticoloso interesse i volumi della storia del Vespro dello storico Michele Amari. Dall’esame di questi documenti è scaturita la nobile figura di Giovanni Mazzarino, uomo dalle eccellenti virtù, dotato di finissimo intuito politico e di quello straordinario e indomito coraggio siciliano che gli permise di sfidare i potenti del tempo, i quali lo condannarono a subire una singolare e tragica morte, provocata con i mezzi della più raffinata crudeltà. Bisogna sottolineare, inoltre, che il personaggio, è stato il capostipite della nobile famiglia siciliana dei Mazzarino, che, circa tre secoli dopo, diede i natali ad uno fra i più grandi Capi di Governo francesi, Il Cardinale Giulio Raimondo Mazzarino.
Questo lavoro farà riflettere molti studiosi, perché fornirà una nuova chiave di lettura della grande storia francese ed europea del Seicento. Consentirà, altresì, agli appassionati di scoprire che le raffinate doti diplomatiche e l’accorto pragmatismo mazzariniano hanno avuto la loro culla fra i campi di grano delle argillose contrade di quest’antica terra di Sicilia, sono cresciute sulle scrivanie barocche dei palazzi governativi di Palermo, Roma e Parigi. Probabilmente si sono consolidate fra le coltri di seta delle auguste camere da letto della corte francese, anch’esse immancabilmente fornite della “muschittera”, quel singolare baldacchino di tela che sovrastava le riservate alcove dei talami regali e che impediva l’intrusione di mosche e insetti negli ambienti più intimi, nei quali i nobili celebravano i loro frequenti riti d’amore. Detto baldacchino in Sicilia prese il nome di “a mazzarina” probabilmente lo stesso avvenne anche in Francia.
La ricerca si caratterizza per aver inquadrato i personaggi e gli avvenimenti individuati nella realtà mazzarinese nella cornice della grande storia siciliana e di quella europea. Essa è dedicata ai milioni di siciliani emigrati, che hanno lasciato l’isola per ricercare altrove un posto di lavoro, utile a soddisfare i bisogni elementari di vita e per riscattare la loro dignità di uomini onesti, che non si sono piegati alla terribile logica feudale della prepotenza, praticata diffusamente dalle classi dirigenti succedutesi al governo dell’isola e dello Stato. Se si riflette un poco, si scoprirà che anche gli avi e il Cardinale stesso furono degli emigranti, che fecero fortuna in luoghi diversi, rispetto a quelli nei quali erano nati. Queste riflessioni sono, altresì, dedicate a tutti i mazzarinesi, con la speranza che possano scoprire, fra queste righe, l’orgoglio di appartenenza ad una terra antica e nobile, grondante di una storia millenaria, che ha attraversato i secoli, soffermandosi nelle fantastiche stanze dei palazzi più importanti di Europa, fino a raggiungere la principesca dimora di Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto di Monaco, attuale detentore dell’antico titolo nobiliare di Duca di Mazzarino.
In conclusione, bisogna rivolgere un devotissimo ringraziamento a Maria SS. del Mazzaro, la Patrona della città di Mazzarino, che mi ha costantemente e amorevolmente guidato, agevolando in ogni passo il mio lavoro di ricerca. Lo svelarsi, oggi, dell’intrigante “MISTERO MAZZARINO” potrebbe essere interpretato come un arcano disegno che intende offrire alla posterità, una nuova lettura del quadro intricato degli accadimenti storici, in questo estremo lembo di terra siciliana che, dal loro naturale evolversi, hanno determinato eventi di notevole rilievo per la storia dell’umanità. Per superare l’endemica marginalità di questa terra afflitta, devastata e depauperata da un’emigrazione incessante, diretta verso le città dell’alta Italia, in particolare verso Cinisello Balsamo, bisogna scavare nel profondo solco dell’antica storia cittadina, dissodando, con energia il terreno fecondo di quel passato glorioso, che nasconde, come in un prezioso scrigno, il seme catartico, dal quale può nascere rigoglioso un futuro foriero di sviluppo, di lavoro, di pace, di amore, per i singoli componenti della comunità mazzarinese.
Nessun commento:
Posta un commento