


Ma allora perché i Templari? Cosa fa pensare che quella era la loro sede? Semplicemente una croce in pietra del tutto simile a quella che i Templari utilizzavano. La croce è patente e cioè raffigurata da quattro braccia triangolari di cui, quello inferiore, poggia su un piedistallo. Questa sovrasta una porta, di fattura arabeggiante e di probabile epoca normanna, in pietra bianca, sormontata da un arco a punta acuta. C’è chi, azzardando, ha cercato di trovare altri elementi templari nella costruzione. Nella facciata infatti v’è uno s




Tutto quell

Lo storico locale Litterio Villari era fermamente convinto che i Templar

Dell’antica casa dei cavalieri crociati restano la torre (oggi campanile della chiesa) e tratti di muri incorporati nell’attuale complesso, fra i quali i muri (appena intromessi nel chiostro sulla sinistra) dove sono allocati ancora dei portali di stile tardo-gotico (prima metà del XIII secolo). La croce patente, secondo lo storico piazzese, rinvia almeno alla 1° metà del XIII secolo la data di costruzione della torre, allorchè l’Ordine Teutonico, favorito dall’imperatore Federico II di Svevia, si

La Torre del Carmine, attuale e slanciato campanile che svetta al di sopra della collinetta, è in pietra bianca ed in stile normanno. La sua possente mole non è collegata al complesso conventuale e neppure alla chiesa. Farebbe parte di una struttura militare già esistente all’epoca dei Normanni, che l’hanno utilizzata come punto di osservazione per il controllo del territorio. Secondo l’antico studioso d’archittettura Walter Leopold, la torre fu costruita in due periodi diversi. Primo, secondo e terzo piano sarebbero di epoca più antica mentre il quarto, quello finale, sarebbe di epoca successiva.

E i blasoni del chiostro? Sono veramente segni di una cultura templare antica?
In verità, non v’è nulla di eccezionale ed ogni stemma ha una sua origine ben precisa legata ad una persona che in qualche modo ha c'entrato con il periodo dei frati del Carmelo. Cosicché il blasone con la torre e i due leoni appartengono alla famiglia La Torre e quello con il drago alla famiglia Boccadifuoco. Entrambe donarono fondi per far erigere il complesso conventuale. Poi ecco lo stemma con la “A”. Il Villari lo lega a Timeo d’Aidone (famiglia), e

Attenzionando i tre scudi scolpiti sulla pietra ecco che si scopre l’appartenenza del blasone con la torre ed il sole a Padre Bartolomeo Ragusa (o Rausa) (Provinciale di Sicilia), il blasone con le aquile a Padre Girolamo Amoroso da Calatafimini (Provinciale di Sicilia), il piccolo stemma con la vacca a Padre Giovanni Pietro La Vaccara,

Alla fine l’unico elemento che resta di probabile appartenenza ad un Ordine Militare Crociato è la croce patente. Seppur il Villari la lega ai Teutonici, la forma di quella è più vicina a quella dei Templari. Ma non è dato conoscere, almeno al momento, una qualche verità e tutto ciò che resta è la ferma convinzione che su quel pianoro anticamente v’era un presidio di cavalieri che dall’alto della collinetta di Altacura, dirimpettaia del monte Mira, sulla quale è edificata Piazza Armerina, imponeva la sua presenza sulla vallata alle sue pendici.
Bibliografia di riferimento e di approfondimento
- LEOPOLD W., Architetture del Medioevo in Sicilia, a Castrogiovanni, Piazza Armerina, Nicosia e Randazzo, Enna, Il Lunario, 2007.
- NIGRELLI I., Piazza Armerina Medievale, Messina, Analecta, 1983.
- ROCCELLA A., I Templari e gli Spedalieri in Piazza Armerina, Piazza Armerina, Stab. Tip. Fratelli Bologna La Bella, 1878.
- SPOTO S., Sicilia templare, Roma, Newton & Compton Editori, 2005.
- VILLARI L., Storia Ecclesiastica della città di Piazza Armerina, Messina, Analecta, 1988.
Si ricorda che è possibile ingrandire le immagini cliccandoci sopra.
Flavio Mela
3 commenti:
templari e teutonici ...ma quanto ha da offrire la storia vera?
davvero un bel riferimento , un bel pezzo di storia.
Mi documenterò in merito.Grazie per lo spunto.
Un modo serio per affrontare una questione delicata, senza abbracciare nessuna causa, ma nel contempo affascinando con trame e leggende che si sviluppano da situazioni di interesse sicuramente storico. Bravo.
Veramente un ottimo ed interessante lavoro. Continuerò con piacere a leggere gli articoli pubblicati su questo blog.
G.M.
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