
Salendo al piano superiore, tramite la scaletta a chiocciola, costruita nello spessore del muro, si accede alla prima sala grande. L'ambiente si presenta illuminato da due grandi finestre e i costoloni sono sostenuti da colonne con capitelli di bella fattura.

Come detto la torre era al centro di un sistema di fortificazioni più ampio. Un muro ci cinta si elevava intorno, pure ottagonale, in parte conservato. E' riconoscibile l'impianto di due portali, uno di cui si conservano le pareti laterali e il secondo, più piccolo, restaurato.
Storicamente parlando, si narra che lo stesso imperatore Federico II usasse il torrione come sua dimora estiva e che ivi fu convocato il primo Parlamento Siciliano, evento replicato nel '400, due secoli più tardi. Fonti storiche, inoltre, accertano che gli antichi astronomi abbiano disegnato proprio dalla cima della struttura ottagonale il sistema viario siciliano nonché la suddivisione amministrativa vigente nel medioevo, nelle tre "valli" (Val Demone, Val di Mazara e Val di Noto).
Illustre ed antica costruzione, la Torre di Federico II è emblematica per la sua possente mole e la sua meravigliosa architettura che impone ai visitatori il suo storico fascino ma anche i suoi ancestrali misteri. Leggenda vuole che in alcune notti, tra i viali verdeggianti che circondano il donjon, si sentano gli zoccoli di un cavallo ed il suo nitrire nervoso. In groppa a quel cavallo vi sarebbe il fantasma di Federico II di ritorno alla sua antica dimora.
Le foto sono state gentilmente fornite dal Dott. Gianfilippo Russo.
Flavio Mela
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